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BLUEMATTER



Lo schema di filtro completo delle Blue Matter. Il dettaglio delle funzioni di ogni singolo componente o gruppo di componenti è spiegato nel testo

Si può notare come, confrontando lo schema originale, si sono dovuto aggiungere dei componenti di attenuazione ed equalizzazione per far funzionare correttamente il circuito sul carico reale sia elettrico sia acustico presentato dagli altoparlanti Ciare posti sul pannello definitivo.
Analizzando infatti il circuito possiamo dividere il tutto in una serie di blocchi funzionali.
Per il passabasso del CW161N abbiamo, in sequenza, procedendo dall’ingresso all’altoparlante:
L1-C1-L2-C2-C3che costituiscono il filtro vero e proprio, R1 smorza leggermente l’intervento di C1, mentre R2 riallinea la risposta acustica e migliora il modulo d’impedenza. Segue una semplice rete di Zobel composta da R3 e C4 per la compensazione della componente induttiva dell’impedenza.
Il passaalto è solo apparentemente più complicato.
Sempre partendo dall’ingresso abbiamo C5-L3-C6-L4-C7 a costituire il filtro, R4 e il partitore R5-R6 allineano la sensibilità del CT200 al CW161N, segue una rete di Zobel, questa volta utilizzata più per “domare” la risposta in salita di questo tweeter che per linearizzarne l’impedenza, e un filtro “notch parallelo” in serie (una definizione invero ingarbugliata...) costituito da C9-L5-R8, il quale attenua in modo selettivo la zona di incrocio permettendo, con la semplice regolazione del valore di R8, di allineare perfettamente il livello del CT200 nella zona di crossover.
Il filtro è stato montato esternamente al mobile, dentro un contenitore ligneo realizzato con listelli di ramino chiuso da un coperchio trasparente in metacrilato, poiché vi era il bisogno di accedere con facilità al circuito per eventuali modifiche, ma si potrebbe ugualmente trovargli posto all'interno del box, prevedendo un apposito vano che non interferisca con il percorso della linea. L’ultimo filtro notch in serie al tweeter è stato inserito in un secondo tempo, durante le prove di ascolto, e non ha trovato posto sulla basetta; si è quindi scelto di incollarlo direttamente al magnete del tweeter, avendo l’accortezza di controllare che il valore dell’induttore non fosse variato a causa della vicinanza della massa metallica costituita dalla piastra polare posteriore del gruppo magnetico.